top of page
Per dirmi ancora viva
di Cristiana Lucidi

​​

La raccolta di esordio di Cristiana Lucidi. Nelle tre sezioni che la compongono, l'autrice mostra l'evoluzione della sua voce, dai testi più epigrammatici dal sapore classico a componimenti dal verso libero ampio e ritmato.

Risveglio - La morte del tempo
di Giancarlo Petrella

​​

La raccolta sembra quasi una preghiera di conforto per accedere alla realtà del sogno, unica salvezza, e per mostrare la chiave a chi, come l’autore, può comprenderne il disperato e fiducioso appello. Innumerevoli i riferimenti simbolici e filosofici, i richiami storici e letterari, i personaggi illustri che intervengono come ombre nei sogni e nelle visioni, nei dettagli dei versi che compongono quest’opera, formando una fitta rete di rimandi e di suggestioni che si incrociano, come in un unico grande componimento.

Liturgia dell'assenza
di Carlo Ragliani

​​

La raccolta di esordio di Carlo Ragliani. Nelle quattro sezioni che la compongono, "L'esilio", "L'orfano", "Tyrant" e "Nudità", l'autore mostra il suo percorso e l'evoluzione dell'approccio verso la parola poetica, da una forma e un linguaggio più tradizionali, verso uno spirito più contemporaneo ed essenziale, conservando in ogni caso una voce genuina ed autentica.

BREVIARIO.jpg
Breviario di metrica di base per pigri
di Mario Famularo

​​

Questo libro vuole essere un “prontuario operativo” per chi desidera approcciarsi alla stesura consapevole dei versi italiani, utilizzando (o quanto meno conoscendo) lo strumento metrico. L'approccio utilizzato è schematico e sintetico, con esempi pratici su come applicare le regole esplicate. Completano l’opera alcuni elementi di metrica barbara e una serie di esercizi, relativi a quattro aree tematiche, ovvero: metrica, forma, espressione, ed eufonia, con un esercizio riepilogativo a chiusura di ciascuna delle dieci fasi. Ogni fenomeno ed esercizio riportato è corredato da esempi pratici e di immediata comprensione.

Mnemosyne
di Mario Famularo

​​

Questo libriccino intende essere una sorta di percorso auto antologico, per presentare in modo breve il lungo apprendistato dilettantesco del mio scrivere in versi. I brani selezionati sono tratti da diverse sillogi, poi raccolte nei volumi "Juvenihilia", "Le nascoste cose" e "L'arco e la lira". L'unica ragion d'essere di questo libello è quella di presentare in modo sintetico il mio confronto con la parola in versi, e tracciare qualche punto di contatto tra brani che coprono un lungo lasso di tempo (dal 2000 al 2015). Poche raccomandazioni: non prendete i versi troppo sul serio, abbiate poche aspettative e leggete con clemenza.

L'arco e la lira
di Mario Famularo

​​

Poesie (2012 - 2015) "[...] A distanza di qualche anno, mi rendo conto che, se pure nello scriverle e nel concepirle, tali opere mi sembravano nate dal più spontaneo ed autentico moto di sincerità, esse sono però colme di sovrastrutture. [...] Se passaggi come quelli mitologici (in particolare alcuni da L’arco e la lira) appaiono un po’ fini a sé stessi, lo ribadisco: l’omaggio alla tradizione e la sincerità del moto compositivo sono stati del tutto autentici. [...]"

Le nascoste cose
di Mario Famularo

​​

Poesie (2009 - 2011) "[...] Questi testi, in particolare, risentono di un linguaggio contraffatto: la mia personale ricerca di una lingua che fosse il connubio di diversi stili storici era ancora in una fase embrionale, con risultati piuttosto maldestri e contraddittori. Ringrazio, in ogni caso, chi leggerà questa fase transitoria del mio personale apprendistato della parola poetica, sperando che possa trovare qualche passaggio piacevole o interessante, piuttosto che un mero esercizio della parola e del verso. Per me non lo è mai stato."

Juvenihilia
di Mario Famularo

​​

Poesie (2000 - 2009) "[...] Se vi troverete questo libro tra le mani, siete avvisati: non aspettatevi grandi cose da questi miei primi passi, se non una spontanea passione per la poesia, anche se il prodotto finale potrebbe risultare chiuso in sé stesso, maldestro o autoreferenziale."

bottom of page