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Res Publica, Iustitia Privata
di M. Famularo e V. Cerruti
Una tragedia sulla storia di Mario e Silla nel periodo delle guerre civili e sociali. Tra interessi dei singoli e tensioni popolari, si snoda una vicenda tanto antica quanto attuale: la perdita dell'identità di un popolo, la sua volontà di riscatto, la critica rivolta verso i propri governanti che vedono come egoisti e falsi. E poi la tragedia dei singoli, sullo sfondo della Roma repubblicana.
Silla
Legionari! La madre vostra piange,
Rapita da’ briganti che l'avvinghian
Tra quegli abbracci luridi ed osceni.
Mercanti miserabili temete?
Perché questi la doman nel fetore,
Come chi è stato povero una vita,
E d'improvviso dispone d'erario!
Farà scelte onorevoli o corrotte?
Preso da cupidigia dissennata
Saprà sol sbriciolare l'Urbe misera
Che non l'abominò quando poteva!
Questo testimoniate, miei soldati!
E tutto questo deve avere fine:
Soffro a vedere Roma sì violata,
E son certo che doglia già v'invade.
Noi la libereremo dai meschini
Che il sangue ogn'or le suggono e le carni:
Seguitemi per prender l'alma patria
Che schiavi molli e infermi han depredata!